Politica

Notizia clamorosa: il Pil mondiale aumenta ma diminuiscono le emissioni nocive

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“Ottime notizie da Parigi: dopo oltre due secoli di aumento costante, per la prima volta nel 2015 le emissioni di gas serra, con il Pil che sale, diminuiranno dello 0,6%. E’ in corso quello che viene definito disaccoppiamento, ovvero si può produrre di più inquinando di meno, smontando le teorie e le resistenze di chi considera l’inquinamento un fattore economico ineludibile”.

Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia, presenti alla Cop 21 di Parigi, in merito allo studio presentato oggi in conferenza stampa dal prestigioso istituto di ricerca Tyndall Centre for Climate Change Research dell’università East Anglia.

“Da diversi decenni a questa parte – continuano Della Seta e Ferrante – il livello di inquinamento prodotto dall’anidride carbonica è sempre aumentato, anche nel pieno della crisi economica mondiale.

Il dato annunciato dall’istituto Tyndall costituisce uno spartiacque nell’andamento dell’economia globale, e uno stimolo alla politica affinchè vengano presi accordi vincolanti per invertire realmente la tendenza a livello globale di emissioni inquinanti.

I principali emettitori mondiali di CO2 o prenderanno impegni precisi e verificabili, per ridurre costantemente nei prossimi 10/15 anni i livelli di inquinamento, oppure l’umanità sarà esposta ai danni devastanti e tutt’altro che inevitabili di un ulteriore innalzamento del riscaldamento globale”.

Matteo Renzi dalle trivelle alla Cop21

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Articolo su Huffington Post – 

Non era a suo agio Matteo Renzi intervenendo all’apertura della Cop 21, la conferenza dell’Onu sul clima in corso a Parigi. Non era a suo agio, e si capisce. Non padroneggia l’argomento, e da quando è presidente del Consiglio, l’ambiente non ha mai avuto posto nel suo discorso pubblico, tanto meno nelle sue politiche.

Così, si è un po’ arrampicato sugli specchi. Ha detto, ed è vero, che l’Italia dal 1990 ha ridotto le sue emissioni di gas serra ma ha fatto confusione sui numeri – la riduzione è stata del 16% e non del 23% -; poi con scelta discutibile pure sul piano della forma (nessun altro leader europeo o americano si sarebbe sognato di fare pubblicità a singole imprese da quel palco!) ha citato tra i benemeriti di questo risultato l’Eni che invece in perfetta continuità tra Scaroni e Descalzi è sempre stata, anche comprensibilmente visto il suo core business, tra i principali oppositori di politiche energetiche orientate a diminuire la nostra dipendenza dai combustibili fossili, che sono la prima causa del riscaldamento globale.

No, questo governo non ha davvero i titoli per dare lezioni sulla lotta ai cambiamenti climatici. L’Italia, lo ripetiamo, non solo per effetto della crisi economica ma anche grazie a decisioni lungimiranti prese in passato – gli incentivi per lo sviluppo delle energie pulite, l’ecobonus fiscale alle famiglie che ristrutturano le proprie abitazioni per migliorarne l’efficienza energetica – ha visto calare le emissioni di anidride carbonica e degli altri gas serra. Ma per dirla in “politichese”, Renzi e i suoi ministri, con in testa la ministra Guidi, hanno “remato contro” questo trend incoraggiante: varando norme penalizzanti per i produttori di energie rinnovabili, che hanno messo in ginocchio un settore industriale che per anni e malgrado la recessione era cresciuto molto in fatturato, posti di lavoro, competitività, e poi lanciando un improbabile piano nazionale di trivellazioni petrolifere a terra e in mare fuori tempo e fuori luogo, tanto dannoso per l’ambiente e il paesaggio quanto inutile economicamente (nel nostro sottosuolo e sotto i nostri fondali marini c’è poco petrolio e di scarsa qualità). Read More…

Il partito di Civati e Sinistra italiana, ecco le differenze

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Articolo su Huffington Post – 

Può succedere? Nel senso: può succedere che due eventi di partecipazione politica tenuti a pochi giorni di distanza e del tutto paragonabili per numero di persone presenti siano in un caso celebrati dai grandi media come notizia di prima grandezza, nell’altro quasi completamente ignorati? Non solo può succedere, ma è appena successo.

Sabato 7 novembre, al Teatro Quirino a Roma davanti a una platea di oltre mille persone, è stata battezzata “Sinistra Italiana”, nuovo gruppo parlamentare che unisce Sel ad alcuni parlamentari ex-Pd (Fassina, D’Attorre, Mineo…) e che vuole essere l’embrione di un nuovo partito alla sinistra del Pd. Molti giornali, telegiornali, siti informativi hanno dedicato all’iniziativa le loro “aperture”, tutti le hanno riservato un larghissimo spazio.

Sabato 21 novembre, sotto un grande tendone in riva al mare a Bagnoli (Napoli), oltre mille persone hanno partecipato agli “stati generali” di “Possibile”, movimento politico fondato da Pippo Civati che si propone di dare rappresentanza all’opinione, ai valori, alle domande sociali e civili, di quanti si considerano di sinistra e si sentono estranei tanto al Pd di Renzi quanto alle sinistre “pre-renziane”. Sui principali organi d’informazione sia cartacei che televisivi, poche righe o più spesso lo zero assoluto. Read More…

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