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La “trovata” del Governo dopo la sentenza Eternit: non punibili i reati ambientali

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Articolo su Huffington Post – Sembra una brutta barzelletta ma è pura, desolante realtà. All’indomani della sentenza Eternit che ha dichiarato non punibile per prescrizione dei termini il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, capo della multinazionale che per decenni ha seminato amianto e morte a Casale Monferrato, e dopo una mitragliata di dichiarazioni indignate di ministri e politici, Renzi in testa, che promettevano immediati interventi legislativi per colpire con più severità i crimini di chi avvelena ambiente e salute, il governo qualche giorno fa ha approvato un decreto legislativo che depenalizza i pochi reati ambientali presenti nel codice penale: dall’abuso edilizio all’avvelenamento del suolo e del sottosuolo, dall’incendio di rifiuti agli scarichi industriali non autorizzati. Per diventare legge dello Stato le nuove norme non dovranno nemmeno passare per il sì del Parlamento: sono infatti l’attuazione di una legge delega, e per questo su di esse Camera e Senato potranno esprimere nulla più di un parere consultivo e non vincolante.

Così, l’articolo 1 (comma 2) del decreto legislativo stabilisce che “nei reati per i quali è prevista la pena della reclusione (…) non superiore nel massimo a cinque anni, (…) la punibilità è esclusa quando, per le modalità della condotta o per l’esiguità del danno o del pericolo, l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale”. Come dire: se non sei un delinquente abituale e se con la tua condotta illegale non stai mettendo a ferro e fuoco l’intero pianeta, allora puoi tranquillamente costruire senza licenza e in un’area non edificabile, incendiare i rifiuti, scaricare veleni industriali in un fiume o in una falda oppure nasconderli sotto terra. Read More…

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