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Negazionismo, il pericolo del reato

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Articolo sul “il manifesto”

“Lo Stato non può e non deve intervenire in tema di libertà del pensiero, della parola, della ricerca storica: non può e non deve
nemmeno di fronte ad affermazioni miserabili e aberranti come la negazione o la minimizzazione di un fatto – lo sterminio pianificato e sistematico di milioni di ebrei da parte del nazismo e dei suoi alleati – che solo persone in malafede o incapaci d’intendere possono mettere in discussione”.
E’ quanto scrivo  in un editoriale sul “Manifesto” di oggi, schierandomi contro l’approvazione del reato di negazionismo (che
prevede fino a 5 anni di carcere per chi nega o minimizza i genocidi della storia) e richiamando le analoghe posizioni di chi, da Rodotà a Garton Ash, in passato ha preso posizione contro la scelta di proibire per legge il negazionismo.

Clicca sul link per leggere l’articolo integrale sulle pagine del giornale 18ott13_manifesto

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