TARANTO

Salvini ai cancelli dell’Ilva di Taranto è senza pudore

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“Matteo Salvini leader del partito che ha votato nel 2010 il decreto che derogava ai limiti  di inquinamento industriale per consentire all’Ilva di continuare ad avvelenare la città di Taranto oggi farà tappa davanti ai cancelli della fabbrica dei veleni: una farsa indegna e vergognosa, perché la Lega di Salvini è stata parte integrante della “cupola  politica” che da anni spalleggia i Riva. Evidentemente  la mancanza di pudore tra chi in questi anni ha alimentato il dramma di Taranto non si ferma nemmeno di fronte al dolore e alle sofferenze di migliaia di cittadini.”

Su Ilva Pd e centrosinistra complici del dramma, da europee può cominciare il vero cambiamento

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“Sul dramma dell’Ilva di Taranto il Pd e il centrosinistra in Puglia e non solo sono stati fino ad oggi complici dell’assalto alla salute e all’ambiente dei tarantini. Il loro fallimento è evidente a chiunque voglia vedere, prima usciranno di scena e prima  sarà possibile per Taranto come per tanti altri territori avvelenati dall’inquinamento e dall’illegalità voltare pagine e costruire un futuro di vero benessere”.

È quanto ha dichiarato a Bari oggi presentando la lista Green Italia Verdi Europei, Roberto Della Seta,  candidato nell’ Italia meridionale.

“Nei cinque anni in cui ho militato nel Pd – ha detto l’ex presidente di Legambiente, che dal 2008 al 2013 è stato senatore del Pd – ho toccato con mano i livelli intollerabili di complicità politica fra i dirigenti democratici  e i responsabili del dramma Ilva. Su questo si è rotto il mio rapporto col Pd ma vedo che da allora nulla è cambiato: Ludovico Vico, che al telefono con Girolamo  Archinà  prometteva di ‘farmi buttare sangue’ perche mi opponevo  al decreto ‘salva Ilva’ del governo, è oggi responsabile lavoro del Pd pugliese. Sempre di più il cambiamento a Taranto e non solo a Taranto passa dall’uscita di scena di una classe dirigente impresentabile: le elezioni europee del 25 maggio possono essere il primo passo”.

Sull’Ilva nuova messa in mora dell’Europa per il governo italiano. Dopo quasi un anno commissariamento fallito

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“L’Europa torna a bacchettare il governo italiano per le sue inadempienze sul caso Ilva. Un intervento forse tardivo ma sacrosanto: è passato quasi un anno dal commissariamento dell’azienda, ma il cammino per restituire il diritto alla salute a decine di migliaia di tarantini è ancora all’anno zero”.

E’ quanto dichiara Roberto Della Seta,  tra i fondatori di Green Italia e candidato della lista Green Italia – Verdi Europei alle elezioni europee nella circoscrizione dell’Italia Meridionale.

“Berlusconi, Monti, Letta, Renzi: cambiano i governi e le maggioranze ma – continua Della Seta –  resta lo spettacolo desolante di una politica che a Taranto da decenni agisce contro l’interesse dell’intera città. Politici locali e nazionali, a destra come a sinistra, prima si facevano finanziare direttamente dai Riva, ora difendono nei fatti il modello industriale fallimentare. Solo un cambiamento radicale nelle scelte della politica sull’Ilva, che metta la primo posto la salute di lavoratori e cittadini può dare a Taranto un futuro di vero benessere”.

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