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A Parigi si sono poste le fondamenta per un futuro libero dalle fonti fossili

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“A Parigi si sono poste fondamenta solide per un pianeta dove le fonti fossili rimarranno sottoterra, e non saranno utilizzate per inquinare e surriscaldare la Terra. I governi hanno compreso che l’obiettivo di lungo periodo di contenere il surriscaldamento del pianeta ben al di sotto dei 2 gradi e di mettere in atto tutti gli sforzi possibili per non superare 1.5 gradi, è l’unico modo per ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici in corso, e che stanno già affliggendo le comunità più esposte dei paesi poveri. Questo obiettivo, come ribadito dal mondo scientifico in questi giorni a Parigi, implica zero emissioni al 2050”.

Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia Francesco Ferrante e Roberto Della Seta in merito all’accordo raggiunto al Cop21.

 

“Grazie alla grande mobilitazione della società civile globale – continuano Della Seta e Ferrante –  i governi sono riusciti a trovare una quadra sul testo dell’accordo, e diventa ora di fondamentale importanza  una revisione di questi impegni non oltre il 2020, perchè  i mutamenti climatici in corso hanno già determinato un aumento della temperatura media globale di 1°C. Ora le lancette dell’orologio del pianeta correranno velocissime, e non si possono perdere altri otto anni: occorre avviare subito un impegno globale per poter allineare gli attuali impegni alla traiettoria dei 1.5-2°C prima del gennaio 2021, quando il nuovo accordo sarà operativo”.

“A guidare questa nuova sfida deve essere l’Europa, e ci auguriamo che l’Italia faccia la propria parte, schierandosi senza indugi per un  impegno di riduzione del 40% al 2030 delle emissioni” – concludono Ferrante e Della Seta.

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