Articolo di Roberto Della Seta e Edoardo Zanchini sul Corriere della Sera – Abbiamo fatto un bel sogno. Nasceva nella capitale un nuovo stadio tutto della Roma: un impianto moderno, sicuro, energeticamente efficiente, con spazi commerciali collegati. Uno stadio come ce l’hanno i grandi club calcistici europei, interamente pagato dai privati che in cambio di […]
“Il nuovo avveniristico progetto dello stadio per la nostra Roma ci mette,nella condizione particolare di rigorosi ambientalisti e di ferventi romanisti,di dovere auspicare una sostenibilità totale del progetto per quanto riguarda i materiali utilizzati, l’efficienza energetica dell’impianto, la possibilità di accedervi utilizzando il trasporto su ferro e infine la necessità di verificare scrupolosamente la compatibilità
Articolo su Huffington Post – Attorno al decreto “salva-Roma”, alla sua decadenza, agli attacchi concentrici contro il sindaco Marino da parte di avversari, presunti alleati e altri interessi vari si sta consumando una mistificazione davvero smisurata. Cosa davvero si rimprovera all’amministrazione Marino, che governa la capitale da poco più di sei mesi? Non certo il buco
“Gli attacchi concentrici di cui il sindaco Marino è oggetto in queste ore sono l’ennesimo segno indecente di una politica che antepone i propri interessi di bottega alle preoccupazioni e ai bisogni dei cittadini”. È quanto dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, tra i fondatori del movimento politico Green Italia che domani a Roma
L’edizione romana del Corriere della Sera ospita un mio intervento ( qui l’articolo in pagina corsera_roma ) scritto con Francesco Ferrante sullo spinoso argomento dei rifiuti a Roma e su come la nuova amministrazione di centrosinistra stia affrontando l’emergenza. Occhio non vede cuore non duole. Si può battezzare così la via scelta dal l’amministrazione capitolina per fronteggiare
“Abbattere la scuola Arcobaleno nel quartiere di Monteverde per costruire al suo posto un palazzo di sette piani è un’operazione spregiudicata dal punto di vista urbanistico e architettonico, oltre che intollerabile perché incide pesantemente sul tessuto sociale della zona che vedrà ridursi lÂ’offerta formativa e didattica per i bambini. Di tutto c’è bisogno in quartiere
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