“Due belle ‘porcate’ firmate entrambe Pdl: una per consentire la costruzione senza regole di interi quartieri col pretesto di nuovi stadi, l’altra per stravolgere le previsioni urbanistiche dando il via libera alla cementificazione massiccia di suolo libero. C’è anche questo nel diluvio di emendamenti alla Legge di stabilità, c’è solo da augurarsi che il Parlamento […]
Articolo di Roberto Della Seta, Monica Frassoni, Beppe Gamba sul “Manifesto” – 6 novembre 2013 Nella «guerra fredda» che si combatte da oltre un decennio sul progetto Tav Torino-Lione, l’informazione ha sempre giocato un ruolo rilevante. Così sul fronte del movimento no-Tav, specializzatosi in uno sforzo costante di «contro-informazione», e così dalla parte dei sostenitori dell’opera, che
“L’incredibile uscita di Silvio Berlusconi, che paragona i suoi figli agli ebrei perseguitati da Hitler ha perlomeno un merito: risolve il dubbio su dove spedire il pregiudicato a scontare la pena alternativa dei servizi sociali. Mandiamolo ad Auschwitz, dove per qualche mese potrà constatare di persona che tipo di persecuzione riservassero i nazisti agli ebrei”.
Articolo di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante su Huffington Post Si dice: vent’anni di berlusconismo hanno affossato l’Italia. Vero, ma con una “avvertenza”: che per buoni sette di questi vent’anni al governo dell’Italia c’è stata la sinistra e che sempre nel “ventennio” la sinistra è stata forza principale di governo in molte regioni e
“Dal 31 ottobre verrà sospesa la tutela della polizia verso Fabio Granata, già vicepresidente della Commissione Antimafia e protagonista dell’impegno politico e sociale contro la criminalità organizzata. E’ un errore, un errore grave tanto più perché Granata, membro del direttivo nazionale di Legambiente e tra i fondatori del movimento ‘Green Italia’, proprio in queste settimane
Articolo sul Fatto Quotidiano Ci mancavano le amenità “anarco-movimentiste” di Erii De Luca, inframmezzate dall’abbraccio mortale ai no-Tav dei brigatisti in carcere e dal criminale pacco-bomba spedito a un giornalista torinese della Stampa, per cancellare del tutto ogni traccia residua di razionalità e di confronto nel merito dal dibattito pro e contro la Torino –
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