Articolo di Roberto Della Seta e Edoardo Zanchini sul Corriere della Sera – Abbiamo fatto un bel sogno. Nasceva nella capitale un nuovo stadio tutto della Roma: un impianto moderno, sicuro, energeticamente efficiente, con spazi commerciali collegati. Uno stadio come ce l’hanno i grandi club calcistici europei, interamente pagato dai privati che in cambio di […]
Articolo su l’ Unità – Stanno per cominciare i Mondiali di calcio in Brasile, ma altri Mondiali, mondiali della vergogna, sono già cominciati da mesi in Qatar. Nei giorni scorsi il Sunday Times ha messo nero su bianco l’ipotesi che sulla scelta del Qatar come Paese ospitante dei Mondiali di calcio del 2022 siano volate mazzette da centinaia
“Il nuovo avveniristico progetto dello stadio per la nostra Roma ci mette,nella condizione particolare di rigorosi ambientalisti e di ferventi romanisti,di dovere auspicare una sostenibilità totale del progetto per quanto riguarda i materiali utilizzati, l’efficienza energetica dell’impianto, la possibilità di accedervi utilizzando il trasporto su ferro e infine la necessità di verificare scrupolosamente la compatibilità
Alla Camera il Governo sembra deciso a riproporre la norma-porcata sugli stadi, in realtà un via libera generalizzato a costruire centri commerciali e case fuori da ogni regola e previsione urbanistica. Insomma un’ennesima colata di cemento selvaggio che non risolve i problemi di nessuno, ad eccezione di qualche presidente di società di calcio con ambizioni
“Proprio nelle ore in cui si contano le vittime dell’ ennesima alluvione annunciata nell’Italia consumata dal cemento, il governo Letta sta depositando un emendamento alla Legge di stabilità che con il pretesto di realizzare nuovi stadi e impianti sportivi consentirebbe di realizzare interi quartieri scavalcando sia le previsioni urbanistiche sia le norme a tutela dell’ambiente
“E’ una legge-cricca, con il pretesto di realizzare nuovi stadi consentirebbe a un piccolo gruppo di palazzinari particolarmente spregiudicati di sommergere di nuovo cemento le nostre città, costruendo fuori dai piani urbanistici e contro i vincoli ambientali e paesaggistici”. Roberto Della Seta, senatore Pd e capogruppo in Commissione Ambiente, commenta così le proposte di modifica
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