Articolo sul Manifesto del 19/1/14 di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante – L’appello «Invertire la rotta» promosso tra gli altri da Stefano Rodotà, Guido Rossi, Luciano Canfora, e ospitato recentemente dal manifesto, dice una cosa fondamentale e sacrosanta: le politiche europee anti-crisi degli ultimi sei anni hanno provocato molti più danni — sociali, economici, politici — che […]
“E’ inaccettabile, e richiede la massima vigilanza e la condanna più ferma, che qualcuno continui a trasformare la legittima battaglia contro le opere inutili o dannose come la To-Lione in una sequela di atti teppistici di cui ultimo esempio è l’ennesima intimidazione nei confronti di Stefano Esposito”. E’ quanto dichiarano Roberto Della Seta e Beppe
“Basta concessioni ai Riva, che per anni hanno intascato immensi profitti senza spendere un centesimo per ridurre l’impatto devastante dell’Ilva sui lavoratori e sui cittadini di Taranto”. Così in una nota Roberto Della Seta, di ‘Green Italia’, movimento politico ecologista, all’indomani della sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato il sequestro di più di
“Il condono sulle concessioni balneari inserito nella Legge di stabilità è una privatizzazione di fatto delle spiagge, bene demaniale e dunque bene di tutti: pagando un terzo delle somme già molto basse dovute per l’occupazione e per l’uso ‘privati” di milioni di metri quadrati di arenili, i ‘furbetti delle spiagge’ si saranno garantiti, per l’appunto,
Articolo di Mimmo Mazza su “La Gazzetta del Mezzogiorno” – Propone la nazionalizzazione dell’Ilva per assicurarne la bonifica e scongiurarne l’altrimenti certa chiusura; chiede al governo di farla finita con la decretazione d’urgenza per lo stabilimento siderurgico di Taranto; attacca duramente il Pd, e in particolare l’ex segretario Pierluigi Bersani e l’ex parlamentare Ludovico Vico per
Articolo su Europa quotidiano.it 5 dicembre 1993, vent’anni fa. Nel ballottaggio della prima elezione diretta del sindaco di Roma, Francesco Rutelli batte Gianfranco Fini 53 a 47 per cento. Fu quello, più ancora della nascita di Forza Italia, il vero atto di fondazione del bipolarismo italiano: sinistra contro destra in un confronto politico ed elettorale
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