Società

Chi non vuole i Rolling Stones al Circo Massimo non vuole il bene di Roma

Circo-Massimo

“Roma ha bisogno di essere riportata all’attenzione del mondo per quello che è, ovvero una città dalla storia e bellezza unica.E l’immagine di uno dei suoi luoghi simbolo, il Circo Massimo, inondato dalle note dei Rolling Stones, il gruppo rock per antonomasia, è un’occasione da non perdere. Chi vi si oppone a prescindere non vuole il bene di Roma, ma vuole che la città si chiuda al mondo”.

Lo dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, esponenti di Green Italia, in merito alle polemiche sul concerto dei Rolling Stones che si dovrebbe tenere il 22 giugno a Roma.

“Dice giustamente il sindaco Marino – continuano gli esponenti di Green italia – che la grande bellezza è rock, ovvero fruire di uno spettacolo di altissimo livello in un contesto di storia e interesse archeologico che non ha eguali nel mondo. Chi dice invece no al concerto, prefigurando danni irreparabili in nome dello sfruttamento commerciale, vuole una città abbandonata al declino. Read More…

Contro Marino l’assalto dei poteri abusivi spodestati

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Articolo su Huffington Post –

Attorno al decreto “salva-Roma”, alla sua decadenza, agli attacchi concentrici contro il sindaco Marino da parte di avversari, presunti alleati e altri interessi vari si sta consumando una mistificazione davvero smisurata.

Cosa davvero si rimprovera all’amministrazione Marino, che governa la capitale da poco più di sei mesi?

Non certo il buco di bilancio, graziosa eredità di Alemanno che per due anni ha continuato a spendere centinaia di milioni che in base ad un decreto del governo Monti del 2011 non arrivavano più. No, Marino è sotto attacco per tutt’altro, e proprio la vicenda del decreto “salva-Roma” lo dimostra. Il provvedimento non è caduto per l’opposizione, scontata e fisiologica, di Cinquestelle e Lega, ma a causa del “fuoco amico“. E’ stato tenuto fermo per settimane in Senato perché una parte della maggioranza pretendeva, per approvarlo, che vi fosse inserito l’obbligo per il Comune di Roma di dismettere le partecipazioni nelle aziende ex-municipalizzate, a cominciare da Acea. Pretesa non proprio innocente, visto che ad avvantaggiarsi della vendita delle quote di Acea oggi in mano comunale sarebbero i soci privati, primo fra tutti quel Caltagirone (15% delle azioni) che a Roma spadroneggia un po’ dappertutto: costruzioni, Acea, giornali… Marino ha rifiutato questa ipotesi, e ha fatto benissimo per la banale ragione che Acea si occupa, oltre che di elettricità (piuttosto male con il suo attuale management privato), anche di acqua, e privatizzare la gestione delle risorse idriche vorrebbe dire rinnegare il risultato dei referendum del 2011 in base al quale la gestione dell’acqua dev’essere pubblica.  Read More…

Sabato 1° marzo l’assemblea di fondazione di Green Italia

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Sabato 1 marzo si terrà l’assemblea di fondazione di Green Italia, il nuovo movimento politico ecologista, presso il Teatro Quirinetta a Roma, a partire dalle ore 9.30.

La nuova casa politica degli ecologisti italiani prende vita a poche ore dalla fiducia ottenuta in Parlamento da Matteo Renzi, che nel suo discorso programmatico, espresso con un linguaggio politico inedito, si è però dimenticato di una questione centrale nel discorso pubblico di tutti i grandi innovatori, a cominciare dal “prototipo” Barack Obama: la crisi ecologica come paradigma dei problemi italiani e globali.

 A Renzi rivolgiamo, dunque, l’invito a venire all’assemblea di fondazione di Green Italia per trovare spunti interessanti: a partire dalla sostenibilità ambientale e sociale come strada obbligata per accompagnare l’Italia fuori dalla crisi socio-economica, civile ed ecologica.

Saranno presenti, tra gli altri, ospiti quali Don Luigi Ciotti, il sindaco di Roma Ignazio Marino, il professor Andrea Carandini, il critico Philippe Daverio, il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini ed il filosofo Mauro Ceruti.

 A fare gli onori di casa tutti i promotori di Green Italia, tra i quali Monica Frassoni, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante e Fabio Granata. Questi guideranno lo svolgimento della giornata nel segno del massimo coinvolgimento: ogni cittadino potrà partecipare da “fondatore” a questo evento, con diritto di voto sulle decisioni assunte, unica eccezione i limiti definiti dal codice etico del movimento, che esclude dalla possibilità di aderire chi abbia avuto condanne o rinvii a giudizio per reati di criminalità organizzata e di corruzione.

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