Società

Vergogna Alfano: nel “cortile” di casa sua i finti funerali dei morti di Lampedusa

alfano319051

Articolo su Huffington Post

Angelino Alfano, ministro dell’interno e vicepresidente del consiglio, supera se stesso: l'”eroe” del caso Shalabayeva – che pochi mesi fa non batté ciglio né tanto meno pensò a dimettersi quando una donna kazaka e sua figlia di 6 anni in fuga dal dittatore Nazarbayev furono consegnate dalla polizia nelle mani del loro persecutore – ora ha scelto il porto turistico di San Leone ad Agrigento, poche decine di metri dal portone di casa sua, per mettere in scena (l’appuntamento è per questo pomeriggio) i finti funerali dei morti di Lampedusa.

Finti perché malgrado la richiesta del Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, e le promesse “da marinaio” del presidente del Consiglio, di tenere sull’isola delle solenni esequie di Stato, minimo atto dovuto dell’Italia di fronte a una tragedia immensa accaduta a casa nostra, invece quello di Agrigento sarà solo uno spot pubblicitario per il suddetto Alfano: non ci saranno i “corpi del delitto”, seppelliti in tutta fretta nei giorni scorsi con soltanto un numero a distinguerli uno dall’altro; non ci saranno i familiari delle quasi 400 vittime, che per giorni hanno aspettato invano di “riconoscere” (come peraltro prescrive la legge) e di salutare un’ultima volta i loro figli, fratelli, genitori; ci sarà invece, con Alfano e con l’altro ministro Kyenge, una bella sfilza di “autorità” ben felici di esibire facce contrite e qualche lacrima davanti alle telecamere di tg e talk-show. Read More…

Negazionismo, il pericolo del reato

conc

Articolo sul “il manifesto”

“Lo Stato non può e non deve intervenire in tema di libertà del pensiero, della parola, della ricerca storica: non può e non deve
nemmeno di fronte ad affermazioni miserabili e aberranti come la negazione o la minimizzazione di un fatto – lo sterminio pianificato e sistematico di milioni di ebrei da parte del nazismo e dei suoi alleati – che solo persone in malafede o incapaci d’intendere possono mettere in discussione”.
E’ quanto scrivo  in un editoriale sul “Manifesto” di oggi, schierandomi contro l’approvazione del reato di negazionismo (che
prevede fino a 5 anni di carcere per chi nega o minimizza i genocidi della storia) e richiamando le analoghe posizioni di chi, da Rodotà a Garton Ash, in passato ha preso posizione contro la scelta di proibire per legge il negazionismo.

Clicca sul link per leggere l’articolo integrale sulle pagine del giornale 18ott13_manifesto

Green Italia a Napolitano: Vada a Lampedusa, è lì che oggi si difende la Costituzione

sbarchi-lampedusa

“Il Presidente Napolitano faccia come Papa Francesco e vada subito a Lampedusa: per testimoniare il dolore dell’Italia per questa strage di innocenti, per dare solidarietà al sindaco Nicolini lasciata sola a fronteggiare un’immensa e continua emergenza umanitaria, per contrapporre dignità e umanità alle dichiarazioni miserabili ascoltate in queste ore da esponenti anche autorevoli della Lega. Napolitano è il supremo garante della Costituzione, e oggi la Costituzione si difende a Lampedusa”.

E’ quanto dichiarano Roberto Della Seta, Francesco Ferrante e Fabio Granata di “Green Italia”, che aggiungono: “La fuga di moltitudini di migranti dall’Africa verso le nostre coste non è colpa della politica italiana né di quella europea. Lo è, invece, il modo distratto e spesso irresponsabile in cui questo fenomeno è stato trattato, oscillando tra il disinteresse, le illusioni securitarie e comportamenti oggettivamente criminali com’erano i cosiddetti respingimenti in mare. I numeri della cosiddetta ‘invasione’ di migranti sono di per sé del tutto gestibili da un grande Paese come l’Italia, basta non pretendere che a gestirli sia da sola una comunità di poche centinaia di persone. Quanto al Capo dello Stato, tocca a lui adesso compiere un gesto almeno simbolico di riparazione e di consapevolezza”.

1 8 9 10 11 12  Scroll to top